Accompagnatori verso una nuova primavera

Speciale catechesi - febbraio 2022

Qualche anno fa mi è capitato di andare a messa in una parrocchia; sono arrivato in anticipo e stavo passeggiando per la Chiesa; era domenica. Si avvicina un papà che teneva un bambino per mano; mi chiede: posso farle una domanda? Gli dico che sono da fuori, forse è meglio se aspetta che arrivino le catechiste o il parroco; lui mi dice: non si preoccupi, è una domanda semplice. Posso lasciare qui mio figlio a messa e venire a prenderlo alla fine, o devo per forza rimanere tutto il tempo anch’io?
Un’altra volta invece ero “aiuto confessore” durante una celebrazione in preparazione alla Pasqua. C’erano i ragazzi e i loro genitori, le catechiste e gli accompagnatori degli adulti. Noi avevamo immaginato che si confessassero solo i ragazzi; ma quando loro hanno finito si è presentato un accompagnatore: visto che c’è tempo, posso? E dopo anche una catechista. E poi sono partiti i genitori e si sono confessati anche molti di loro. Che bello! Per quei ragazzi, vedere i loro genitori che vanno a confessarsi vale sicuramente più di mille riflessioni sull’importanza della confessione.
Uno dei pilastri su cui poggia il nostro progetto di iniziazione cristiana è il coinvolgimento dei genitori; non ce lo siamo inventati noi: lo chiedono gli orientamenti della Cei, lo dice il buon senso, lo hanno fatto anche molte altre Diocesi (Vicenza, Milano, Belluno, Fossano…). È difficile, perché tanti genitori in realtà faticano a mettersi in gioco. C’è stanchezza tra gli accompagnatori. C’è la nostalgia di qualche parroco che quando faceva lui da solo, i genitori venivano tutti (vi ricordate le famose cipolle d’Egitto?). Che facciamo? Ci lasciamo andare? Vi invito all’incontro diocesano del 20 febbraio: “Rialzati, Gerusalemme! Accompagnatori verso una nuova primavera”. Il titolo promette bene…

don Carlo Broccardo

Speciale catechesi Febbraio 2022

 

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