Anche quest’anno un gioco di parole per dare maggior forza e risalto a un’idea che ci sta molto a cuore nell’ambito della formazione catechistica. “Attivamente” è la fusione di due diverse parole: attivare e mente, ognuna dotata di un proprio specifico significato, ma che unite generano una nuova parola e una nuova semantica lessicale. In catechesi non si può non essere attivi! L’annuncio stesso è movimento, è comunicazione dinamica, è gesto che passa da uno all’altro. Non si può essere catechisti senza agire, senza essere creativi, senza uno sforzo operoso per arrivare a un buono e bell’annuncio del Vangelo.
Ma l’identità del catechista non si esaurisce nel fare, o meglio il fare non può che nascere da un pensiero. Così, per essere catechisti, evangelizzatori occorre prima di tutto pensare, attivare la mente, elaborare un progetto che preceda il fare. Allora con l’espressione “Attivamente” si vuol invitare ogni catechista e accompagnatore dei genitori a cogliere, nelle proposte di formazione, un’occasione per mettere in moto la mente, le idee, il pensiero che porta poi a decidere l’azione più efficace. A diventare pensosamente pratici!
Ogni catechista ha la responsabilità della propria formazione, e la formazione, come già detto molte volte, non è una scelta facoltativa ma un dovere morale e personale di ciascuno, sia per chi sta compiendo i primi passi, sia per chi ha già esperienza e ha necessità di un aggiornamento. Nel contesto attuale l’accompagnamento dei ragazzi, e ancor di più quello degli adulti, ha bisogno di testimoni credibili del vangelo, preparati, competenti nella conoscenza della Parola di Dio, capaci di celebrare ed esperti nelle dinamiche educative fondate su metodologie e linguaggi nuovi. Per tale motivo è indispensabile che ciascun catechista scelga un corso a cui partecipare, per poi condividerne gli apprendimenti con gli altri catechisti, in modo che si crei uno scambio di saperi.
Mi permetto di insistere sull’importanza della partecipazione ad almeno una proposta formativa, sapendo che ancora molti catechisti non hanno mai colto l’occasione per farlo, impedendo così di rinnovare quelle forme usuali della catechesi, talvolta debitrici di modelli che le condannano all’inefficacia. E dunque…attivate la mente!!
Giorgio Bezze