Speciale Catechisti / FEBBRAIO 2015

Narratori di Cristo in cammino con i ragazzi nella comunità

 

Questo numero di Speciale catechisti esce proprio in concomitanza con l’assemblea diocesana dei catechisti, che si terrà nella sala del Multisala Pio X sabato 14 febbraio.

I catechisti sono una grande risorsa per la nostra diocesi, e non c’è visita pastorale in cui il vescovo Antonio non li ringrazi per il servizio reso e per la loro testimonianza fedele, molto spesso silenziosa, ma assai incisiva nella vita di tanti ragazzi e genitori.

Nel corso degli anni la fisionomia del catechista è cambiata. La consapevolezza di tale cambiamento è presente soprattutto nell’attuale contesto, in cui il catechista è chiamato a ridefinire il suo ruolo e a ripensare le modalità con cui porsi nei confronti di chi accompagna lungo il cammino di iniziazione cristiana.

È necessario che il catechista abbia una forte relazione personale con il Signore. Se non c’è questa relazione non si può essere autentico testimone, ma solo esecutore di attività. È per tale motivo che il catechista è invitato a coltivare una profonda spiritualità personale, così da avere un contatto permanente con il Signore attraverso la parola di Dio e i sacramenti.

Il catechista più che insegnante è chiamato a essere evangelizzatore, facilitatore del cammino di fede dei bambini e dei ragazzi.

Deve essere capace di narrare la propria esperienza di Cristo, radicata nell’appartenenza alla chiesa, non in modo autonomo e autoreferenziale, ma lavorando in équipe, coordinando e interagendo con altri operatori pastorali e figure educative della parrocchia. Deve rimanere il punto di riferimento per il gruppo di bambini o ragazzi che accompagna, ma deve anche saper coinvolgere nel cammino altri educatori, soprattutto più giovani.

È importante, dunque, che anche il catechista si formi attraverso l’itinerario formativo che la diocesi e il vicariato propongono.

Nessun catechista deve sentirsi esonerato dal cambiare, dal mettersi al passo con le nuove esigenze, perché non è questione di età, né di titoli accademici, ma solo di avere sincera disponibilità e grande umiltà.

Giorgio Bezze

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