INIZIAZIONE CRISTIANA Cruciali i prossimi mesi
Un anno nuovo che inizia… e un tempo per iniziare
Da pochi giorni è iniziato il nuovo anno e i nostri cuori si aprono a grandi attese e rinnovate speranze. Tutti ci auguriamo sia un anno sereno e pieno di desideri realizzati. Me lo auguro anch’io, non solo pensando alle tante situazioni di difficoltà che molte persone vivono, ma anche pensando ai prossimi mesi, in cui la chiesa di Padova – la nostra chiesa – porterà avanti la riflessione sul ripensamento del modello di iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi.
Come ho già avuto modo di ricordare, è importante non avere fretta e vivere con convinzione e impegno ogni passaggio proposto dal sussidio degli orientamenti pastorali.
È fondamentale capire che il ripensamento dell’iniziazione cristiana non riguarda i soli catechisti o il parroco, ma coinvolge tutta la comunità cristiana, dal consiglio pastorale agli operatori pastorali, in particolare quelli coinvolti direttamente nel processo educativo delle nuove generazioni, senza trascurare i genitori, primi iniziatori alla vita cristiana dei propri figli.
Uno dei passi per maturare alcune acquisizioni sulla nuova impostazione del cammino di iniziazione è anche accogliere la proposta dei centri di ascolto per ragazzi da vivere durante la prossima quaresima.
A questo proposito è già stata preparata la guida, rivolta a genitori e catechisti, per il tempo di quaresima. Tuttavia, perché la proposta abbia efficacia, la si deve preparare per tempo.
Se si vuol far emergere la forza generativa della Parola, accolta e vissuta dagli adulti, in primis i genitori, insieme ai loro bambini e ragazzi, si dovrà prima di tutto cominciare a parlarne ai diretti interessati. A tal fine sarà opportuno organizzare degli incontri, tre o quattro, in cui i genitori possano conoscere il brano del vangelo che poi dovranno raccontare e spiegare ai ragazzi. È bene che ogni catechista convochi quanto prima tutti i genitori del gruppo dei ragazzi, e insieme al parroco illustri non solo la proposta, ma il suo senso più profondo, chiedendo la loro disponibilità a mettersi in gioco, sia attraverso un’attiva partecipazione agli incontri, sia nell’aprire agli altri le porte delle proprie case perché gli incontri possano concretamente svolgersi.
I genitori poi, essendo i coordinatori principali dell’incontro, dovranno essere preparati. Per questo il parroco e i catechisti, nel corso degli incontri preparatori, dovranno aiutarli a leggere, comprendere e interpretare il vangelo della domenica, evidenziando l’importanza di raffrontarlo con la loro vita e con quella dei ragazzi.
Per i catechisti, pertanto, sarà determinante, nelle prossime settimane, coltivare le relazioni personali con i genitori per coinvolgerli nello spirito della proposta, per vincere le loro probabili perplessità e remore, per far comprendere appieno l’importanza del coinvolgimento. Sarà anche compito dei catechisti e del parroco avvisare dell’iniziativa l’intera comunità parrocchiale e in particolare il consiglio pastorale e il consiglio per gli affari economici, che avranno il compito di scegliere l’obiettivo della colletta quaresimale tenendo presenti gli obiettivi proposti dal centro missionario diocesano.
Giorgio Bezze
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