Speciale Catechisti / GENNAIO 2014

 
PER IL NUOVO ANNO
 
La rivoluzione di papa Francesco e la nuova iniziazione cristiana
 
Un dono da far durare a lungo
 
L’anno che si è appena concluso ci ha regalato tanti doni per cui ringraziare il Signore. Tra questi forse il più bello, e sicuramente il più sorprendente, è papa Francesco. La sua presenza dirompente e il suo stile profondamente evangelico destano ammirazione e simpatia in tutti, anche in coloro che sono lontani dalla chiesa, in quelli che fanno fatica a credere e addirittura nei non credenti. La sua convinta adesione a Cristo che esprime non solo con le parole, ma soprattutto con i gesti, la sua tenerezza verso l’uomo e la donna, le sue particolari attenzioni per i poveri e gli emarginati, hanno il potere di suscitare domande di senso profondo, perfino tra le persone più indifferenti.
La sua esortazione Evangelii guadium, poi, esprime in maniera chiara le sue idee di cristiano e di chiesa tali da poter ancora essere punti di riferimento nel contesto odierno. Nelle parole che pone il documento, dalle quali scaturisce l’esortazione a lasciarsi rinnovare dalla gioia del vangelo, si riconosce anche l’impegno della nostra diocesi a modificare ciò che ormai è inadeguato, anacronistico, obsoleto e inefficace ai fini di un annuncio credibile.
È così che dobbiamo intendere anche il rinnovamento del cammino di iniziazione cristiana che interessa non solo i bambini e i ragazzi, ma anche la comunità di adulti iniziando dai genitori. Tutto quello che le parrocchie stanno investendo in questi mesi, attraverso la preparazione degli accompagnatori dei genitori e i successivi incontri per loro e per i bambini, ha in definitiva un unico scopo: annunciare il vangelo in maniera credibile e rendere la chiesa casa accogliente per tutti. Per questo motivo ogni catechista, ogni educatore, ma anche ogni membro adulto che si sente parte della parrocchia dovrebbe avvertire questo cambiamento non tanto come un peso o un ulteriore problema che si aggiunge a quelli già esistenti, ma come un dono straordinario, un’opportunità irripetibile perché la comunità cristiana stessa si rigeneri e venga fecondata dalla gioia del vangelo.
E dunque nel continuare durante i prossimi mesi il tempo della prima evangelizzazione del nuovo percorso di iniziazione cristiana, si dovrà mantenere alto l’impegno, attraverso l’attenzione per i contenuti, nonché la cura dello stile e del metodo con cui accompagnare adulti e bambini.
Non ci si dovrà scoraggiare se i numeri delle presenze dovessero diminuire: sarà importante portare avanti con estrema serenità lo stile della gratuità, attraverso una proposta libera che incontri la libertà delle persone, senza la pretesa di convertirle con la forza.
Giorgio Bezze
 
 
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