Speciale Catechisti / OTTOBRE 2015

OTTOBRE

 

Non mancano, in questo mese, le occasioni per arricchire la propria fede

Tanti buoni frutti da cogliere

 

Il mese di ottobre appena iniziato porta con sé molte occasioni che potranno arricchire la nostra vita di fede e diventare altrettante occasioni per orientare la nostra preghiera.

La prima occasione è già iniziata domenica 4 ottobre quando papa Francesco ha aperto il sinodo sulla famiglia. Sappiamo quanto sia importante e urgente per la chiesa affrontare la questione familiare nelle sue varie sfaccettature affinché vengano offerti chiari orientamenti e scelte pastorali adeguate. Per questo è essenziale, pensando anche ai genitori che incontriamo nel cammino di iniziazione cristiana, pregare tutti i prossimi giorni perché papa Francesco e i partecipanti al sinodo siano illuminati e guidati dallo Spirito santo.

Il 18 ottobre poi sarà una tappa che segnerà in maniera indelebile la storia della chiesa di Padova. È infatti la domenica in cui, sotto la particolare protezione di san Luca evangelista, il vescovo Claudio Cipolla entrerà ufficialmente nella nostra diocesi per diventarne a tutti gli effetti il suo pastore. Partecipare al rito d’ingresso e unire la nostra preghiera come catechisti sarà non soltanto un modo per vivere un’esperienza di comunione ecclesiale, ma anche un riconfermare la nostra fede in quella degli apostoli di cui il vescovo è il loro successore.

Ottobre è anche un mese ricco di appuntamenti di cui approfittare per qualificare la propria formazione. Penso al corso base “Si può fare”, per i catechisti dei ragazzi che iniziano per la prima volta il loro servizio; penso al corso dedicato all’imparare la comunicazione e a quello per gli accompagnatori dei genitori. La formazione per un catechista non è solo importante, ma è irrinunciabile tanto da essere la condizione senza la quale non si può portare avanti il proprio servizio di catechista.

E, infine, ottobre è dedicato alla preghiera per le missioni e per i missionari. Papa Francesco invita a essere tutti missionari, anche nei nostri ambienti, promuovendo una chiesa in uscita, ma è pur vero che chi si trova nei luoghi del Sud del mondo possiede meno mezzi e sostegni per l’evangelizzazione e così hanno bisogno sia del nostro aiuto che della nostra preghiera. Per questo vi invito non solo a partecipare alla veglia missionaria in cattedrale a Padova, ma anche a offrire la preghiera per i tanti missionari e missionarie, per il vescovo emerito Antonio in Etiopia, per i preti i religiosi e i laici che operano nelle missioni sparse in tutti i continenti.

Ottobre porta i suoi frutti a tutti… basta saperli cogliere!

Giorgio Bezze

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