Al via le Giornate zonali di formazione già in calendario in quattro zone della diocesi
Una sosta per programmare e formarsi
I giorni di settembre sono giorni per programmare e organizzare il cammino di iniziazione cristiana che si vivrà nei mesi successivi. C’è chi parte per la prima volta e chi invece prosegue il cammino con le tappe successive fino a celebrare già quest’anno i sacramenti che completano l’iniziazione cristiana.
Sono giorni in cui prendere i contatti con gli altri operatori pastorali, in primis gli educatori Caritas e Acr, che sono o saranno coinvolti nel percorso. È fondamentale conoscersi, valorizzarsi e collaborare affinché risulti che iniziare alla fede è un’azione comune di tutta la comunità cristiana, espressione di una pastorale integrata lontana da autoreferenzialismi e dispersioni.
Collaborare presuppone la stima e l’affetto fraterno uniti dalla preghiera comune e vicendevole.
Importante sarà preparare insieme e con cura il Rito dell’inizio al primo discepolato che viene vissuto nella celebrazione eucaristica in una delle domeniche tra ottobre e novembre e che può sostituire, visto che tutti i ragazzi e la comunità sono invitati a partecipare, il consueto inizio dell’anno catechistico che risente ancora di una catechesi in forma di scuola.
Questi giorni sono anche, anzi devono essere, un tempo in cui i catechisti, insieme agli accompagnatori dei genitori, trovano spazi di formazione personale e comunitaria per approfondire con attenzione i contenuti delle guide diocesane. È fondamentale lavorare in équipe valorizzando le specificità di ognuno e accrescendo la stima e la fraternità.
Anche le prossime “Giornate zonali di formazione” fissate in quattro zone della diocesi vogliono essere un’opportunità per tutti i catechisti di approfondire un tema particolare e un’occasione per tenersi aggiornati sul cammino diocesano e sulle iniziative promosse dall’ufficio pastorale per l’annuncio e la catechesi .
Quest’anno, nelle giornate zonali che si terranno nella parrocchia del Duomo di Piove di Sacco, nella parrocchia di Carceri d’Este, nel seminario minore di Rubano e nel patronato San Gaetano di Thiene, si inizierà ad approfondire la fisionomia del preadolescente che poi verrà ripresa nell’assemblea annuale di sabato 4 marzo.
Preadolescenti perché c’è bisogno di conoscerli, di comprenderli e saperli accompagnare. Preadolescenti perché a loro è dedicato il quarto tempo del cammino d’iniziazione cristiana, ultima tappa dopo la celebrazione dei sacramenti. Un tempo quanto mai delicato, ma anche ricco di opportunità per mostrare il volto educativo più attraente e accogliente delle nostre parrocchie.
Giorgio Bezze