Cristo mia speranza…

…è Risorto!
 
 
Ero seduta nel corridoio della zona verde del Pronto Soccorso mentre i medici stavano effettuando i primi soccorsi ad una persona cara che avevo accompagnato, quando udii un lamento, quasi un gemito provenire da un barella che alcuni portantini avevano lasciato lì poco distante… – Poichè di fronte al dolore altrui non sono capace di resistere e far finta di niente -, mi alzai e mi avvicinai a quel corpo disteso accorgendomi subito che era un uomo anziano con un aspetto piuttosto trasandato che lo faceva sembrare ancora più vecchio di quanto fosse in realtà.

Ha bisogno di qualcosa?” chiesi. “Sì… di un po’ di compagnia”, disse tra le lacrime, e la risposta mi commosse profondamente. “Non abbia paura, sto qui io con Lei, ora”, gli risposi e questo bastò a far sì che l’uomo iniziasse a raccontarmi di sé. Era la sua, una storia di relazioni famigliari difficili, di solitudine e di abbandono ed io rimasi lì ad ascoltarlo, rassicurandolo come potevo finchè i portantini arrivarono per portarlo altrove. Nel salutarlo, non potei fare a meno di toccarlo, con una lieve carezza sul viso. “Grazie…” mi disse e tra le lacrime vidi spuntare un sorriso.

Mi capita spesso di svegliarmi di notte e pensare con angoscia a cosa sarebbe dei miei figli, se io mi ammalassi o perdessi il lavoro, chi provvederebbe a loro?”… mi confidò un giorno un padre che vive una situazione di precariato nel lavoro ormai da diversi anni…

Ho sempre avuto dentro di me un disagio, una paura inconscia che mi impedisce di fidarmi veramente di Dio, …vorrei, ma è più forte di me perché ho paura che, se mi lascio andare, mi succederà qualcosa di brutto…

Sono alcune delle esperienze di incontro che porto ancora nel cuore e che mi hanno toccato profondamente: credo siano le fotografie del malessere che stanno vivendo molte persone accanto a noi, in questo tempo per tanti versi, così difficile.

È un umanità spesso segnata dalla sfiducia e dalla delusione che mi ricorda i discepoli di Emmaus in cammino con il cuore gonfio di angoscia: è un umanità che ha abbandonato la Comunità di Gerusalemme – cioè si è allontanata dalla Chiesa -, che ha perso la speranza, che non crede più nella potenza della risurrezione di Gesù.

È un’ umanità che sta attendendo qualcuno che porti nuova luce e coraggio capaci di trasfigurare l’esistenza contagiandola con spore di speranza e di bene.

Per amore di questa umanità Cristo in un tempo ben preciso si è incarnato nel grembo di Maria facendosi carne e sangue, uomo tra gli uomini, per “essere per” ed “essere con” ogni uomo, per diventare sacramento di salvezza per tutti noi .

Il suo corpo offerto per amore non ha subito la corruzzione perché Egli è risorto, è uscito dalla tomba per strappare questa generazione turbata e confusa dal potere della morte e riportarla alla vita, alla gioia piena.

Cristo Gesù è il Signore della vita, è Colui che è entrato nel profondo dello Sheol per tirarci fuori dall’oscurità, dalla paura, dal non senso, offrendosi come vittima sacrificale perchè noi fossimo riscattati, facendosi temporale perché noi che siamo uomini temporali diventassimo, grazie a Lui, eterni.

Pasqua è fare memoria di un evento di salvezza che pur essendo del passato, appartiene all’eternità di Dio e ogni volta che noi lo celebriamo si rende presente oggi, per me e per te, si attualizza, con tutta la sua potenza salvifica.

Nella Parola proclamata, nell’offerta del pane e del vino, nell’assemblea riunita attorno alla mensa che prega e loda, Cristo rinnova il suo sacerdozio eterno e la sua presenza, che anche se non è più fisica, è oggi viva e reale perchè garantita dallo Spirito Santo, che ci ha lasciato come eredità per poter “essere con me e con te tutti i giorni fino alla fine del tempo”.

Pasqua allora è vivere attraverso il rito che la celebra, l’esperienza di un incontro, l’incontro con il Risorto che ti sconvolge la vita perché ti cambia dentro, contaminandoti di energia vitale, speranza che non delude, gioia che non finisce.

Dio ha voluto entrare nel mondo, che è suo, in Gesù Cristo, cioè attraverso l’uomo, e oggi Pasqua del 2015 vuole farlo ancora attraverso ciascuno di noi, la sua Chiesa, Sua sposa, popolo di peccatori, santo in virtù della Grazia.

In ciascun cristiano, rivestito di Cristo grazie al Battesimo, lo Spirito continua a “dipingere il volto del Risorto” affinchè diventi strumento di Grazia per chi il Signore gli affida.

Auguro a tutti noi allora di poter vivere la gioia della Pasqua con tutto il cuore la mente e le forze affinchè l’incontro con Lui, possa renderci persone luminose e gioiose sentinelle di speranza!

Perché Cristo è Risorto… Veramente!

Buona Pasqua a tutti!

 

 

 

 

Alessandra Cipolotti

 

 

 

 

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