Archivi della categoria: Speciale catechesi

Speciale Catechesi / MARZO 2014

All’inizio della quaresima veniamo invitati dalla chiesa, e lo fa anche quest’anno in maniera forte il vescovo Antonio nel messaggio a tutta la diocesi, a dare spazio alla parola di Dio perché diventi cibo che sostiene la nostra vita quotidiana. È Dio che ci sostiene e come ci ricorda Agostino «Dio non attende da noi parole, ma il nostro cuore». La quaresima dunque come tempo privilegiato per aprirsi al Signore, per ammutolire le nostra voce e far parlare la sua voce.

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Speciale Catechisti / MAGGIO 2015

Nelle prossime settimane, se non è già successo, in molte parrocchie si celebrerà la cosiddetta “chiusura dell’anno catechistico”. I catechisti riservano grandi energie alla preparazione dell’evento, e magari anche alla ricerca di un “segno” originale da lasciare ai ragazzi in ricordo dell’anno trascorso.
La chiusura, tuttavia, rischia di diventare sempre più spesso un’usanza tradizionalmente ripetuta, senza riflettere adeguatamente sulle eventuali conseguenze che la stessa comporta a livello di convinzioni e quindi di mentalità nei ragazzi e nei genitori.

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Speciale Catechisti / GENNAIO 2014

L’anno che si è appena concluso ci ha regalato tanti doni per cui ringraziare il Signore. Tra questi forse il più bello, e sicuramente il più sorprendente, è papa Francesco. La sua presenza dirompente e il suo stile profondamente evangelico destano ammirazione e simpatia in tutti, anche in coloro che sono lontani dalla chiesa, in quelli che fanno fatica a credere e addirittura nei non credenti.

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2014

Quando comincia l’autunno il contadino pensa già alla seminagione, che racchiude in sé un gesto semplice, affascinante e carico di infinita speranza.
La semina, nella sua rudimentale semplicità, richiede, comunque, attenzione ed esperienza. Non tutti i semi, infatti, vanno seminati allo stesso modo e nello stesso periodo.

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Speciale Catechisti / FEBBRAIO 2014

Giorni fa, durante il primo laboratorio di uno dei tanti corsi per gli accompagnatori dei genitori impegnati nel nuovo cammino di iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, chiedendo ai partecipanti quali fossero le loro attese, uno dei sacerdoti presenti ha risposto: «Mi aspetto che la nuova proposta dell’iniziazione cristiana possa funzionare, visto che ci avete fatto cambiare, e porti risultati migliori rispetto a quelli che finora abbiamo avuto in parrocchia».
Vorrei iniziare proprio da questa risposta la mia riflessione, immaginando che l’attesa di quel sacerdote rispecchi sostanzialmente le attese degli altri, magari non espresse con la stessa intensità o con la stessa chiarezza.

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Speciale Catechisti / APRILE 2014

Da quando la diocesi ha deciso di ripensare il cammino di iniziazione cristiana dei fanciulli e ragazzi si è indubbiamente creato un grande fermento che ha coinvolto non solo catechisti e parroci, ma anche altri operatori pastorali e, non ultimi, i consigli pastorali parrocchiali e i coordinamenti vicariali. Le modalità con cui si trasmette la fede alle nuove generazioni devono essere riviste con la ferma consapevolezza che siamo tutti all’inizio e dobbiamo intraprendere, insieme, un nuovo tirocinio.

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Speciale Catechisti / AGOSTO 2014

A cinquant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II e a quasi altrettanti dalla pubblicazione del Documento Base della catechesi (1970) i vescovi italiani presentano alle loro comunità i nuovi Orientamenti per il compito dell’annuncio e della catechesi.

Sappiamo bene come questi cinquant’anni sono passati segnando dei cambiamenti culturali e hanno mutato il quadro rispetto alla fede. Era dunque necessaria una parola di “ri-orientamento” del compito dell’evangelizzazione, essenziale per ogni comunità cristiana.

È importante leggere il nuovo documento nella prospettiva di trasformazione in corso che tiene presente sia la fedeltà al Concilio e al Documento Base, sia allo Spirito che ha aperto nuove vie ed è, come sempre, in vantaggio su tutto e tutti.

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Speciale Catechisti / OTTOBRE 2014

Quanto “raccolto” nel lavoro con i genitori coinvolti nel percorso di iniziazione dei figli va coltivato con alcune attenzioni: cura degli inizi, lavoro in équipe, accoglienza sincera e centralità di Parola e liturgia

I piccoli e delicati frutti nati lo scorso anno nel cammino di accompagnamento dei genitori vanno coltivati con passione e cura in questo nuovo tratto del percorso del rinnovato cammino di iniziazione cristiana. Per non correre il rischio che qualcuno venga bruciato da paure, fatiche, nostalgie o ripensamenti; desideriamo rimettere a fuoco alcune attenzioni che non vanno dimenticate.

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Speciale Catechisti / NOVEMBRE 2014

Se nelle parrocchie che quest’anno hanno iniziato il tempo del Primo discepolato non è ancora successo, succederà sicuramente nelle prossime domeniche di celebrare il rito di inizio del Primo discepolato con la consegna del libro dei vangeli.
È un momento fondamentale dell’itinerario di iniziazione cristiana che molte parrocchie celebreranno per la prima volta all’interno dell’eucaristia domenicale, e per questo è bene sia quella con maggiore partecipazione della comunità.

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2014

Quando comincia l’autunno il contadino pensa già alla seminagione, che racchiude in sé un gesto semplice, affascinante e carico di infinita speranza.

La semina, nella sua rudimentale semplicità, richiede, comunque, attenzione ed esperienza. Non tutti i semi, infatti, vanno seminati allo stesso modo e nello stesso periodo.

Quando poi il seme germoglia e comincia a generare le prime foglie, l’attenzione del contadino si trasforma in cura amorosa e vigile. I primi tempi di vita della pianta infatti sono molto più delicati della seminagione stessa, perché i piccoli arbusti sono ancora teneri, esposti a numerosi rischi e basta un niente perché muoiano.

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