Archivi della categoria: Speciale catechesi

SPECIALE CATECHISTI / settembre 2010

Partire è sempre entusiasmante, ma anche faticoso. Ogni partenza è un cammino verso l’ignoto; è un’apertura a nuove e diverse esperienze. Chi parte, dunque, deve essere disposto al cambiamento, ad abbandonare il passato per lasciarsi incontrare dal nuovo. Le partenze, a volte, sono assai complicate: il peso degli anni, il timore di ritrovarsi in situazioni già vissute, la sicurezza del proprio presente…

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SPECIALE CATECHISTI / agosto 2010

Un secolo fa il decreto Quam singulari del papa veneto san Pio X anticipava l’età di ammissione al sacramento a sette anni
La prima comunione e i ragazzi, una Nota – I vescovi triveneti sulle scelte per l’oggi
Quest’anno ricorre il 100° anniversario del decreto Quam singulari Christus amore, pubblicato dalla sacra congregazione dei sacramenti l’8 agosto 1910 per disposizione del papa san Pio X, con cui si stabiliva che i ragazzi fossero ammessi alla prima comunione all’età della discrezione, cioè verso i sette anni di età, anziché ai dodici-quattordici anni, come prevedeva la prassi pastorale di quel tempo.

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SPECIALE CATECHISTI / maggio 2010

Da sempre la comunicazione ha un’importanza fondamentale per l’uomo; è parte integrante della sua stessa natura. L’uomo, infatti, è nato per comunicare, per creare relazioni, per interagire con l’ambiente circostante e soprattutto con i propri simili. In questi ultimi anni la comunicazione è diventata uno strumento indispensabile per affermare la propria identità e per trovare una propria dimensione all’interno della società.

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SPECIALE CATECHISTI / marzo 2010

Per genitori, educatori e catechisti significa avviare l’azione educativa e poi lasciare che il ragazzo la completi
La pedagogia del gesto interrotto
Così ognuno può compiere il suo personale cammino di fede

Nonostante la primavera da più giorni avesse già bussato alle porte dell’inverno, faceva ancora molto freddo e la mamma decise di far indossare la giacca di lana al figlio, desideroso di uscire nel cortile per giocare con gli amichetti di sempre. La mamma prese la giacca dall’armadio, si avvicinò al figlio con grande tenerezza e porgendogli la prima manica gli disse: «Matteo, infila qui il braccio!».

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