IL GRAZIE DI SOFIA

Carissimi amici della Diocesi di Padova,
 
un affettuoso saluto!
 
Sono Chiara della Diocesi di Modena, la mamma di Sofia.
 
Proprio giovedì scorso ho ricevuto da don Giorgio il vostro prezioso regalo a favore delle Scuole di Camposanto. Desidero ringraziarvi di cuore per la vostra generosità e soprattutto per la vicinanza che ci avete mostrato in questa difficile situazione. Ora che i riflettori si sono un po’ spenti sulla notizia del terremoto in Emilia, in realtà l’emergenza nei nostri territori non è finita perché ora sta iniziando il duro percorso di ricostruzione di una nuova quotidianità. Sapere di avere tanti amici che ci sostengono con il loro affetto ci dona una grandissima forza!
 
Come già molti di voi sapranno, la nostra piccola comunità è stata colpita duramente dal sisma del 20 e 29 maggio: ora ci troviamo a gestire tante piccole e grandi problematiche sia fisiche sia psicologiche.
Per quanto riguarda la Scuola, io sono in contatto con gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado e insieme ai genitori del Comitato Genitori Scuole di Camposanto stiamo cercando di agire in modo tale da rendere meno difficoltosa la vita scolastica dei nostri bimbi e ragazzi.
Proprio nelle scorse settimane e precisamente il 15 ottobre, i ragazzi sono entrati nella Scuola Est ovvero l’Edificio Scolastico Temporaneo che li ospiterà fino al momento in cui saranno trovate le risorse per costruire le scuole nuove (anni?!?!?). Sempre nella stessa giornata, sono iniziati i lavori di demolizione dei vecchi edifici scolastici e vi confesso che questo è stato un grande dolore e una grande perdita per tutti noi.
Come potete ben immaginare molti arredi e materiali presenti nelle vecchie scuole sono rimasti danneggiati dalle scosse e ora che ci siamo trasferiti nella “nuova casa”, mancano un po’ di cose…
Il vostro contributo ci permetterà di risolvere tempestivamente le piccole e grandi emergenze o necessità quotidiane che ci aiuteranno a rendere più confortevole la vita scolastica dei nostri figli.
Ad esempio abbiamo già ipotizzato l’idea di acquistare giocattoli che possano servire a rendere l’intervallo o la pausa mensa un po’ più divertenti (visti gli spazi ridotti al limite)…Oppure cercheremo di fornire i ragazzi più grandi di libri, testi o supporti didattici che possano essere di aiuto agli insegnanti, per non rendere le lezioni semplicemente “frontali”… Insomma le idee non mancano e quindi grazie anche al vostro aiuto saremo in grado di realizzare qualche sogno.
 
Sarà per me un piacere mantenere un contatto con voi attraverso don Giorgio per aggiornarvi sulla situazione.
 
Vi abbraccio tutti e vi porto nel cuore,
 
 
 
Chiara
condividi su