Giubileo dei Catechisti
Roma 23-25 settembre 2016
Da quando avevo deciso di accettare la proposta di diventare coordinatore vicariale dei catechisti, mi ero prefissato che avrei partecipato alle più svariate iniziative di formazione per capire meglio quale sarebbe stato il mio ruolo. Il corso di Roverè mi ha fatto approfondire molti temi al riguardo. Con l’occasione ho avuto modo di conoscere tanti altri coordinatori delle Diocesi del Triveneto e buona parte dei direttori degli Uffici Catechistici Diocesani. Il feeling che si è instaurato con loro è stato così grande che non potevo certo lasciarmi sfuggire l’opportunità di vivere con questa gioiosa e collaborativa “famiglia” anche l’importante Pellegrinaggio organizzato per partecipare al Giubileo dei Catechisti, con Papa Francesco, a Roma.
Ero sicuro che sarebbe stata un’esperienza positiva ma non superlativa come invece è stata!!
Quando ero ancora convinto di fare il normale pellegrino che intraprende un viaggio con persone amiche e con altre sconosciute, mi è giunta la richiesta della nostra efficientissima segretaria che mi chiedeva se me la sentivo di fare il capogruppo di un pullman! Non ci ho pensato tanto e ho accettato la proposta che mi avrebbe movimentato il pellegrinaggio (non mi sarei annoiato)! Non ho mai avuto paura di combinare dei pasticci, perché ero sicuro che chi aveva riposto la fiducia in me non mi avrebbe lasciato solo nelle varie decisioni da prendere ora dopo ora! …continuo a stupirmi ogni volta che qualcuno ripone grandissima fiducia in me, che io non credo proprio di meritarmi! Grazie don Giorgio e Silvia!
La mattina di venerdì 23 settembre, il giorno della partenza per Roma, mi giunge il primo di una lunga serie di doni che mi arriveranno numerosi giorno dopo giorno. Il ritrovo è presso il Santuario della Madonna dell’Olmo di Thiene (VI).
Un frate cappuccino del convento spunta da una porticina laterale e, saputo che siamo dei catechisti in viaggio verso Roma, ci propone di aprire le porte e le luci del Santuario per affidare il nostro Pellegrinaggio alla protezione della Madonna dell’Olmo. Una volta entrati, il cordialissimo frate ci fa anche da cicerone, raccontandoci come avvennero le apparizioni della Vergine e spiegandoci nei dettagli il grande mosaico che circonda il presbiterio. Con la certezza che la Madonna non ci avrebbe mollato un attimo durante il Pellegrinaggio (nei giorni seguenti la pregheremo a Santa Maria Maggiore, in piazza San Pietro prima della solenne Eucarestia con il Papa e addirittura nella cappella dell’autogrill Cantagallo vicino a Bologna!), posso uscire senza paura nel sagrato a conoscere le mie nuove, eccezionali, compagne di viaggio!
Sia le catechiste che i catechisti saliti a Thiene (VI) e a Limena (PD) li trovo fin da subito particolarmente entusiasti di partecipare a questo Pellegrinaggio. Con loro entro subito in sintonia, donando loro la mia completa disponibilità nel venire incontro alle esigenze di ciascuna/o. Nei tre giorni vissuti assieme, è stata la loro assidua collaborazione e attenzione alle mie disposizioni che hanno reso questa nostra esperienza un ricordo indelebile che conserveremo con gioia nel nostro cuore e che cercheremo di condividere con chi non ha potuto venire con noi.
Il supporto di don Paolo per gli intensi momenti di preghiera e condivisione, per le passeggiate più spensierate alla scoperta delle meraviglie di Roma, è stato davvero insostituibile! Sarà bellissimo ritrovarci il 29 ottobre in Cattedrale per l’ordinazione diaconale del nostro amico comune Mirko e ricordare i tanti sereni momenti vissuti assieme!
Da non dimenticare il nostro autista Giovanni; la fiducia reciproca è totale fin da subito e ogni volta che lo chiamo per venirci a prendere nella meta prefissata, tutto si svolge in tempi rapidissimi, quasi come ai pit-stop nei box di Formula 1!! Alcune colleghe tentano di invogliarlo a fare il catechista; peccato che il suo lavoro lo tenga fuori Parrocchia soprattutto nei fine settimana! Come ultima chance gli propongono la “Catechesi al volante – per autisti con una marcia in più”!! …evviva la creatività!!!
In ogni attimo del Pellegrinaggio, con le 46 persone del mio “Padova 2”, ho respirato quell’àgape fraterna delle prime Comunità cristiane che troviamo riportata nei primi capitoli degli Atti degli Apostoli. Allora ciascuno metteva a disposizione i propri talenti (oltre che i beni materiali) per il bene di tutti i cristiani della Comunità.
Nel nostro piccolo, ci siamo ascoltati, ci siamo confidati, abbiamo discusso dei problemi comuni che gravano sulle nostre Comunità, abbiamo raccontato le nostre esperienze positive e meno positive, abbiamo trovato nuove amiche e amici! Abbiamo condiviso i momenti gioiosi dei viaggi, degli spostamenti a piedi, dei pasti, i momenti di raccoglimento per la preghiera con il passaggio di due Porte Sante, i momenti culturali nelle Basiliche colme di storia e bellezze artistiche (in primis i meravigliosi mosaici)! …per non parlare del privilegio di stare seduti per ore in Cappella Sistina ascoltando l’autorevole spiegazione degli affreschi che ci circondavano.
Come se tutto ciò non bastasse, mi è giunta da parte di don Giorgio anche la “ciliegina sulla torta” del pass per assistere alla Messa presieduta dal Papa a fianco dell’altare, in piazza San Pietro!
Voglio assicurare a tutte le catechiste del mio pullman che con me, sul sagrato, c’era ciascuna di loro, le loro famiglie, i loro bambini/ragazzi del catechismo con i loro genitori! Nel mio cuore ho fatto spazio anche per la maggioranza delle catechiste della nostra Diocesi che non hanno potuto venire a Roma con noi e che avevano affidato a noi le loro preghiere ed intenzioni.
Quante emozioni nel vedere il nostro Papa Francesco da così vicino, sentire la partecipazione di tutta la piazza raccolta nel silenzio, seppur così eterogenea nelle lingue e nelle tradizioni delle decine di delegazioni di catechiste provenienti da tutto il mondo (io ero circondato dalle entusiaste catechiste thailandesi e messicane!!).
Con me ho portato a casa le parole essenziali rivolte ai catechisti dal Papa, durante la sua omelia:
“Chi annuncia la speranza di Gesù è portatore di gioia e vede lontano, ha orizzonti, non ha un muro che lo chiude; vede lontano perché sa guardare al di là del male e dei problemi. Al tempo stesso vede bene da vicino, perché è attento al prossimo e alle sue necessità. Il Signore ci dia la grazia di essere rinnovati ogni giorno dalla gioia del primo annuncio: Gesù è morto e risorto, Gesù ci ama personalmente! Ci doni la forza di vivere e annunciare il comandamento dell’amore, superando la cecità dell’apparenza e le tristezze mondane. Ci renda sensibili ai poveri, che non sono un’appendice del Vangelo, ma una pagina centrale, sempre aperta davanti a tutti.”.
Se nelle nostre Comunità riuscissimo a portare con gioia l’annuncio di Gesù risorto presente nelle nostre quotidianità e “colmo” del suo grande Amore che ha per ciascuno di noi, credo che non ci sarebbero più difficoltà a trovare persone disponibili a dare una mano nelle molteplici attività parrocchiali. Se la gente sta bene assieme, si sente accolta con gioia in una Comunità che condivide e testimonia con la vita i valori cristiani, di sicuro non rimane isolata a pensare solo al benessere personale in quella che il Papa ha definito “mondanità che anestetizza l’anima”!
…la prova l’abbiamo avuta in questi tre giorni di Pellegrinaggio!!
Buon cammino a tutte/i e, come mi ha scritto una di voi: “Non perdiamoci di vista, ok?!!”.
GRAZIE, GRAZIE DI CUORE e… arrivederci a presto agli incontri diocesani!!
Stefano Bordignon
capogruppo pullman “Padova 2”