Nel 2020 è uscito il Direttorio per la catechesi; ne abbiamo parlato a lungo un paio di anni fa, in queste pagine della Difesa del popolo. Riflettendo sulla catechesi con i ragazzi di 6-11 anni, mi torna in mente un passaggio che all’epoca non avevamo considerato: «La parrocchia rimane luogo privilegiato dell’educazione alla fede, consapevole però di non essere il centro di gravitazione di tutta la funzione catechistica, perché esistono altri percorsi e proposte ecclesiali non strettamente legati alle strutture esistenti. La comunità parrocchiale saprà entrare in dialogo con tali realtà, riconoscerne il valore e giungere al discernimento pastorale circa nuove modalità di presenza evangelizzatrice sul territorio» (n. 302).
Il linguaggio è quello un po’ complicato dei documenti, ma la sostanza del ragionamento è chiara: noi continuiamo giustamente a insistere sui cammini parrocchiali di catechesi (incontri, celebrazioni, riunioni…); ma non possiamo permetterci di trascurare altri percorsi che sono ugualmente al servizio dell’iniziazione cristiana, che aiutano cioè i nostri ragazzi a fare esperienza viva di Dio, di Gesù, di comunità. Nella nostra Diocesi, per esempio, sono ancora molto diffusi i gruppi di Acr e scout, a cui daremo voce nelle pagine seguenti: sono un dono! Magari sperimentiamo la fatica di incastrare gli orari o la necessità di cambiare una data per farci stare tutto nelle vite già complicate delle nostre famiglie e comunità; però dobbiamo resistere alla tentazione di lavorare in concorrenza: non siamo avversari, ma compagni gioiosi di strada.
Abbiamo iniziato l’Avvento con la promessa di un germoglio; continuiamolo nella speranza che ogni sentimento, pensiero, parola, ogni gesto compiuto insieme porterà frutto, per i nostri ragazzi e per tutti noi. Buon Natale!
don Carlo Broccardo
Speciale Catechesi – Dicembre 2024