Speciale Catechisti / NOVEMBRE 2015

Diocesi di Padova
Anche se questa estate sta rendendo aridi tanti terreni e la calura insistente appesantisce qualsiasi nostro movimento, non possiamo dire che non ci stia regalando alcune perle preziose che vale la pena di cogliere e conservare, o magari scoprire nei prossimi giorni, o in un futuro non troppo lontano.
Nelleditoriale di Speciale catechisti del mese di agosto invitavo a scoprire e a valorizzare tre perle preziose che la chiesa ci aveva offerto nei mesi scorsi: lenciclica Laudato Si di papa Francesco, il nuovo vescovo Claudio e le iniziative di formazione per i catechisti del nuovo anno. Gli orientamenti pastorali invitano ciascuno di noi a mettersi in cerca di perle preziose tenendo presente che non è un punto a capo, ma è mantenere lo stesso sguardo che lo scorso anno ha contemplato e goduto di tutto il bene che cè tra noi. Un bene che cè e che chiede di essere consolidato perché possa essere sempre più condiviso, trafficato e moltiplicato con tutti e per tutti.
Giorni fa ho ricevuto una lettera da parte di un accompagnatore dei genitori di una parrocchia che ha iniziato il primo discepolato del cammino di iniziazione cristiana. La situazione che viene presentata è comune a tante parrocchie, per questo ho deciso di pubblicarla con la relativa mia risposta in modo che possa risultare utile a tutti gli accompagnatori dei genitori e ai parroci per rendere il cammino dei genitori non un percorso a ostacoli, ma unoccasione libera e desiderabile per riscoprire la loro fede e il ruolo di accompagnatori dei propri figli.
Si è appena concluso il tempo del Natale e ancora una volta abbiamo toccato con mano come la Scrittura ci abbia accompagnato passo dopo passo a cogliere il mistero e il dono grande di un Dio che si è fatto bambino.
Tuttavia la Sacra Scrittura non ci racconta solo la nascita, ma anche la vita del Verbo fatto carne: le sue parole, i suoi gesti, i sui insegnamenti, tutti elementi necessari perché ognuno di noi diventi consapevole di come si realizzi il mistero dellamore di Dio verso luomo.
Questo numero di Speciale catechisti esce proprio in concomitanza con lassemblea diocesana dei catechisti, che si terrà nella sala del Multisala Pio X sabato 14 febbraio. I catechisti sono una grande risorsa per la nostra diocesi, e non cè visita pastorale in cui il vescovo Antonio non li ringrazi per il servizio reso e per la loro testimonianza fedele, molto spesso silenziosa, ma assai incisiva nella vita di tanti ragazzi e genitori.
Nel corso degli anni la fisionomia del catechista è cambiata.
Da più parti mi giungono le segnalazioni delle difficoltà che tanti accompagnatori incontrano nel condividere il cammino con i genitori.
Sono difficoltà di vario tipo, ma che sostanzialmente si possono riassumere in un desiderio comune: quello che i genitori siano più partecipi, più convinti e disponibili nei confronti del cammino che stanno compiendo.
La chiesa italiana ormai da quasi un decennio ha fatto una precisa scelta ribadita anche negli ultimi orientamenti per lannuncio e la catechesi Incontriamo Gesù pubblicati lo scorso anno. La scelta è quella di una chiesa missionaria, in uscita, per usare lespressione di papa Francesco, che nellambito della catechesi va sotto il nome di primo annuncio.
Il primo annuncio è una dimensione che oggi deve attraversare ogni proposta pastorale anche quelle rivolte ai battezzati: di esso vanno innervate tutte le azioni pastorali.
Allinizio della quaresima veniamo invitati dalla chiesa, e lo fa anche questanno in maniera forte il vescovo Antonio nel messaggio a tutta la diocesi, a dare spazio alla parola di Dio perché diventi cibo che sostiene la nostra vita quotidiana. È Dio che ci sostiene e come ci ricorda Agostino «Dio non attende da noi parole, ma il nostro cuore». La quaresima dunque come tempo privilegiato per aprirsi al Signore, per ammutolire le nostra voce e far parlare la sua voce.