Archivi della categoria: Riflessioni

Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga

I frutti dello Spirito, quindi, non sono che la manifestazione di un dono ricevuto ed accolto, quello della presenza del Risorto, non più visibile in carne ed ossa come un tempo, ma comunque vivo e presente e capace di rigenerarci a nuova vita. Dopo la sua Risurrezione Gesù è apparso di persona più volte ai suoi discepoli e in luoghi diversi e prima di tornare al Padre ha promesso che sarebbe stato con noi tutti i giorni fino alla fine del tempo. Ebbene, la festa della Pentecoste è la manifestazione di un Dio che scende ancora una volta per incontrare noi, la sua creatura, e stabilire in noi la sua dimora – come ci ricorda l’antifona d’ingresso -, è un Dio che che non ci lascia soli, ma che sceglie di vivere in noi per poter essere da noi donato al mondo.

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Un augurio…

Quando viviamo una relazione di amicizia o di amore con un'altra persona, il tempo trascorso insieme non è mai fine a se stesso: in ogni incontro desideriamo entrare sempre di più nel suo mondo, vogliamo conoscere i suoi gusti, quali siano le sue passioni, insomma facciamo in modo che le cose sue diventino anche le nostre, per poter essere ancora più in intimità e in comunione con lei.

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LA FAMIGLIA, CELLULA STAMINALE DELLA COMUNITA'

È in famiglia che impariamo il valore delle relazioni, che scopriamo il significato del perdono, che gustiamo la gioia e la preziosità della condivisione, crescendo in statura ma soprattutto in umanità. Niente e nessuno può sostituirsi ad essa ed è dunque proprio su di essa che anche noi operatori pastorali dobbiamo credere e concentrare i nostri sforzi.

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TEMPO ORDINARIO

La nostra vita è fatta di riti, con cui ricordiamo e celebriamo momenti importanti come un anniversario, un compleanno: allora siamo soliti vestirci a festa e preparare qualcosa di speciale per cena, per condividere in famiglia o con gli amici quei momenti per noi così speciali… La nostra vita è fatta anche di gesti, con cui comunichiamo i nostri sentimenti oltre che con le parole: una carezza, un bacio, uno sguardo pieno di calore rendono presente l’amore che proviamo per la persona a cui li rivolgiamo.

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PER INVECCHIARE BENE

Victor Hugo diceva che per i geni, come Dante o Michelangelo, invecchiare è crescere. A maggior ragione potremmo dire che per i santi invecchiare è crescere sempre di più, infatti amare Dio vuol dire progredire nel cammino della fede, accrescere la propria vita soprannaturale e portarla sempre più in alto, pensiamo quindi a quale inarrestabile traiettoria verso l'alto sia stata la vita di Maria, fino ad essere “assunta”, a raggiungere la stabilità immutabile di Dio.

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CARITA' – AMORE… “MADE IN DIO”

In questo tempo di Avvento siamo invitati a meditare sul significato della parola carità. Se facessimo un gioco di associazione di idee, credo che quasi tutti, assoceremmo d’impulso ad essa quel “pio gesto” che compiamo quando facciamo elemosina pensando alle necessità dei così detti poveri. Mi chiedo allora, chi sono oggi questi poveri verso i quali Gesù, durante la sua missione, ha dimostrato una cura e un’attenzione particolare, rendendo presente l’amore del Padre per chi è ferito nella sua umanità da precarietà di vario genere?

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IL GRAZIE DI SOFIA

Sono Chiara della Diocesi di Modena, la mamma di Sofia. Proprio giovedì scorso ho ricevuto da don Giorgio il vostro prezioso regalo a favore delle Scuole di Camposanto. Desidero ringraziarvi di cuore per la vostra generosità e soprattutto per la vicinanza che ci avete mostrato in questa difficile situazione. Ora che i riflettori si sono un po’ spenti sulla notizia del terremoto in Emilia, in realtà l’emergenza nei nostri territori non è finita perché ora sta iniziando il duro percorso di ricostruzione di una nuova quotidianità. Sapere di avere tanti amici che ci sostengono con il loro affetto ci dona una grandissima forza!

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Quando i genitori si rimettono in gioco

In molte comunità della diocesi sono iniziati gli incontri rivolti ai genitori dei bambini che per primi stanno vivendo l'esperienza della nuova iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi. Quella che segue è una lettera che una mamma che si è messa in gioco in questa nuova avventura ha sentito di dover inviare al proprio parroco per ringraziarlo di quanto ha potuto vivere.

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INIZIA MA NON M'ANNOIA

Un dono di amicizia e di bellezza è stata la possibilità di partecipare al concerto “Sud” di Fiorella Mannoia, sabato scorso al Geox a Padova. E’ un’artista che mi è sempre piaciuta per la sua signorilità, raffinatezza, professionalità. Non ero proprio tranquillo: avevo nel cuore la preoccupazione per l’incontro con i catechisti del vicariato, la mattina dopo, ai quali dovevo dire qualcosa sulle caratteristiche del catechista nel nuovo percorso di iniziazione cristiana. Senza accorgermene, i pensieri da consegnare ai catechisti son diventati la chiave di lettura del concerto, e il concerto una provocazione per i pensieri… Quando l’artista ha iniziato ad affascinare tutti con la sua voce calda, l’abito elegante, i piedi nudi, ho pensato che mi piacerebbe proprio così la comunità cristiana: non sciatta, non “buttata là”, non ricca, non arrogante, non fredda… altrimenti che “grembo” può diventare?

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