Il testo Incontriamo Gesù, redatto dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede l’annuncio e la catechesi e sancito dal voto della 66a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (Roma, 19-22 maggio 2014), è il frutto del lungo cammino svolto per delineare gli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia.
La necessità di un testo che potesse sostenere la riflessione e la progettazione della pastorale catechistica, dopo un decennio di sperimentazioni diocesane e durante il cammino decennale su Educare alla vita buona del Vangelo, era avvertita da molti. L’ampia consultazione delle Conferenze Episcopali Regionali, avvenuta tra l’estate e l’autunno del 2013, ha sollecitato numerosi spunti di lavoro con significativi apporti. Il magistero del Santo Padre Francesco, condensato nell’Esortazione Evangelii gaudium, ha offerto, non solo molteplici riflessioni – che abbondantemente risuonano nel testo – ma anche un quadro di sintesi, nel quale si collocano quelle questioni che necessariamente il testo di questi Orientamenti ha lasciato aperte perché, proprio su indicazioni delle Conferenze Episcopali Regionali, si sviluppino ulteriori approfondimenti.
Incontriamo Gesù è un documento che vuole orientare la pastorale catechistica per quanto le compete aiutandola a ridefinire i suoi compiti all’interno dell’azione evangelizzatrice della Chiesa, intesa come orizzonte e processo. Non si tratta dunque di un testo che voglia descrivere tutta la pastorale: esso si concentra specificamente sull’annuncio e la catechesi ovviamente anche nei loro rapporti con l’insieme delle azioni pastorali. Il testo mantiene un ampio riferimento al Direttorio generale della catechesi (approvato da Papa Giovanni Paolo II il 15 agosto 1997), e tiene conto della scansione metodologica (nonché, ovviamente, contenutistica) del Catechismo della Chiesa Cattolica . Naturalmente nella struttura e nella trama del testo si possono riconoscere riferimenti organici al magistero «catechistico» degli ultimi pontefici: l’Evangelii nuntiandi, la Catechesi tradendae, la Novo millennio ineunte, la Fides et ratio, la Deus caritas est, la Lumen fidei, e agli Orientamenti pastorali della CEI: soprattutto Comunicare il vangelo in un mondo che cambia e Educare alla vita buona del vangelo, nonché ai Documenti e Note sulla parrocchia missionaria, sull’iniziazione cristiana, sul primo annuncio e sugli Oratori.
L’obiettivo dell’annuncio e della catechesi è la conversione e la formazione e l’assunzione del pensiero di Cristo: «Pensare secondo Cristo e pensare Cristo attraverso tutte le cose» (San Massimo il Confessore) . Per questo l’azione catechistica necessita di legami integranti con l’esperienza celebrativa e con quella caritativa, nonché della valorizzazione di particolari momenti – quali la richiesta del Battesimo, della Confermazione e della prima Comunione – per un cammino di relazione e di incontro con la famiglia, in una prospettiva pastorale attenta a mantenere il carattere popolare dell’esperienza ecclesiale. Il titolo «Incontriamo Gesù» esprime sinteticamente l’obiettivo cui tende la formazione cristiana: l’incontro di grazia con Gesù. Il verbo posto alla prima persona plurale sottolinea (come nei simboli di fede) la dimensione ecclesiale di questo incontro, intendendo mostrare sia la dimensione del discepolato sia la dinamica della testimonianza. Si tratta di una ideale continuità con quanto affermato nel n. 25 di Educare alla vita buona del Vangelo, dove si delinea lo stile educativo, la pedagogia di Gesù.
Questi Orientamenti non sono un «nuovo» documento di base (DB) che sostituisca il Rinnovamento della catechesi del 1970, e neppure una sua riscrittura . Incontriamo Gesù vuole aiutare le nostre chiese, oggi, a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, a quarantacinque anni dal DB, nel tempo di una rinnovata evangelizzazione, e dopo l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, a rafforzare una comune azione pastorale nell’ambito della catechesi ed uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo.
L’iter di stesura del Documento è stato abbastanza prolungato in quanto, la Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, ha desiderato coinvolgere, oltre ai Vescovi – responsabili in primis della Catechesi – l’Ufficio Catechistico Nazionale e la sua Consulta, ed il più ampio numero di persone capaci, per ministero, per scienza e per esperienza pastorale concreta, di leggere l’attuale contesto ecclesiale alla luce del cammino delle nostre chiese, del magistero del Papa e delle linee pastorali espresse dall’episcopato. In tal modo si è inteso ripercorrere quella consultazione ampia e articolata che aveva anche presieduto alla stesura del DB.
Il testo presenta un indice assai semplice. Una breve analisi di 1Ts 1-2 accompagna i singoli capitoli: si tratta di un testo denso di significato, probabilmente il più antico del Nuovo Testamento, che mostra come l’avventura dell’evangelizzazione sia una dimensione originaria nonché originante della Chiesa. In quattro capitoli Incontriamo Gesù vuole descrivere l’azione evangelizzatrice dalla comunità cristiana ed il primato della formazione cristiana di adulti e giovani (I cap.), si sofferma sul primo annuncio (II cap.), si concentra sull’Iniziazione cristiana (III cap.), ed infine evidenzia (IV cap.) il servizio e la formazione di evangelizzatori e catechisti, nonché degli Uffici catechistici diocesani. Il testo offre alla fine di ogni capitolo delle «proposte pastorali» affidate alle diocesi ed alle parrocchie ed esplicita più volte alcune riflessioni che vanno attentamente considerate e rese operative dalle Conferenze Episcopali Regionali.
Incontriamo Gesù presenta quattro caratterizzazioni fondamentali. L’assoluta precedenza della catechesi e della formazione cristiana degli adulti, e, all’interno di essa, del coinvolgimento delle famiglie nella catechesi dei piccoli . Si tratta di valorizzare tutta l’azione formativa (che comprende anche liturgia e testimonianza della carità) in chiave «adulta». L’ispirazione catecumenale della catechesi con una esplicita attenzione all’Iniziazione cristiana degli adulti (Catecumenato) ed insieme una forte attenzione al dono di grazia operato da Dio, alla scelta di fede, agli itinerari, ai riti, alle celebrazioni e ai passaggi che scandiscono il cammino. La formazione di evangelizzatori e catechisti e – in forma curriculare e permanente – la formazione dei presbiteri e dei diaconi. La proposta mistagogica ai preadolescenti, agli adolescenti ed ai giovani, caratterizzata da una non scontata continuità con la catechesi per l’Iniziazione cristiana ma anche dalla considerazione della realtà di «nuovi inizi» esistenziali.
Sono molto sottolineate alcune dimensioni. L’invito all’ascolto/lettura della Scrittura nella Chiesa, anche con attenzioni ad armonizzare tale prospettiva con un corretto approccio liturgico e catechistico . La dimensione kerigmatica, in chiave fortemente cristocentrica, dell’annuncio e della catechesi viene sottolineata come “cuore” dell’azione evangelizzatrice . La proposta che i padrini e le madrine siano figure veramente «scelte, qualificate e valorizzate» . Il valore del Mandato del vescovo che esprime la ministerialità peculiare dei catechisti .
Il Santo Padre Francesco rivolgendosi ai Vescovi italiani ha espresso questo auspicio: «Accompagnate con larghezza la crescita di una corresponsabilità laicale; riconoscete spazi di pensiero, di progettazione e di azione alle donne e ai giovani: con le loro intuizioni e il loro aiuto riuscirete a non attardarvi ancora su una pastorale di conservazione – di fatto generica, dispersiva, frammentata e poco influente – per assumere, invece, una pastorale che faccia perno sull’essenziale. Come sintetizza, con la profondità dei semplici, Santa Teresa di Gesù Bambino: “Amarlo e farlo amare”. Sia il nocciolo anche degli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi che affronterete in queste giornate» .
Incontriamo Gesù possa dunque interpellare coloro che, accanto ai loro Vescovi, hanno responsabilità nel formulare progetti diocesani e percorsi parrocchiali per l’annuncio e la catechesi a vari livelli: i vicari per l’evangelizzazione, i direttori diocesani, i responsabili e i collaboratori dell’Ufficio catechistico, della pastorale familiare e di quella giovanile. Nel contempo il testo interroga le comunità parrocchiali con i loro consigli pastorali, le associazioni e i movimenti ecclesiali, in particolare parroci, presbiteri, diaconi, persone consacrate, catechisti, formatori di giovani, animatori di percorsi per fidanzati e famiglie, e tutti gli altri operatori pastorali. Possa Maria, la Madre dell’evangelizzazione, accompagnare il nostro popolo cristiano, nelle sue comunità, attraverso l’entusiasmante avventura di una crescita costante nell’incontrare, conoscere e gustare Gesù.
Roma, 29 giugno 2014
Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo
Angelo Card. Bagnasco
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana