SPECIALE CATECHISTI / Gennaio 2013

INIZIAZIONE CRISTIANA Un buon inizio
 
Cercare accompagnatori degli adulti. Quali criteri?
 
Eccoci arrivati al nuovo anno… profuma ancora di fresco come il calicanto, che da pochi giorni è sbocciato nel giardino di casa. Il calicanto non è un fiore appariscente, ma il suo profumo si espande intenso, fino quasi ad appiccicarsi sulla pelle.
Mi piacerebbe che il nuovo anno fosse come questo fiore: un anno non di accadimenti eclatanti, ma capace comunque di lasciare il segno, perché profuma di fiducia, di serenità quotidiana, di lavoro umile e nascosto compiuto ogni giorno perché il buono del vangelo cresca in ogni famiglia e comunità. Un anno che possa offrire maggiore sicurezza ai tanti che hanno perduto il lavoro e che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Un anno in cui i giovani possano realizzare i loro sogni di un futuro migliore e più sicuro. Un anno in cui le comunità parrocchiali della nostra diocesi possano portare avanti l’impegno, già iniziato, di rinnovare l’niziazione cristiana dei fanciulli e ragazzi. Sono infatti i prossimi giorni, quelli in cui ogni parrocchia dovrà individuare chi si metterà a disposizione per l’accompagnamento dei genitori durante il cammino dell’iniziazione cristiana (IC) dei loro figli.
 
Tra febbraio e aprile, in particolare, verranno svolti i corsi base di formazione per questi accompagnatori. Saranno cinque corsi, in altrettante zone della diocesi, e si svolgeranno attraverso cinque incontri: quattro serate più una domenica pomeriggio.
Le date e i luoghi sono pubblicate nella tabella allegata.
 
Per individuare tali accompagnatori è necessario tenere presente alcuni criteri che possono facilitarne la scelta.
 
Il primo: non è opportuno che gli accompagnatori dei genitori siano gli stessi catechisti dei ragazzi per due motivi essenziali. Anzitutto non è opportuno né obiettivamente efficace caricare di impegni sempre le solite persone, con il rischio di non permettere loro di far bene nessuno degli impegni presi e di sottoporle a stati di affaticamento insostenibili. Secondariamente è fondamentale coinvolgere anche altri adulti, in particolare coppie di genitori, in modo da rendere visibile che l’iniziazione alla vita cristiana delle nuove generazioni riguarda l’intera comunità parrocchiale.
 
Un secondo criterio è che tali accompagnatori possiedano una spiccata capacità di relazionarsi con gli altri, in modo da accogliere ogni persona senza pregiudizi. È importante che sappiano far vedere il volto simpatico ed empatico di una chiesa, che è in primo luogo madre, soprattutto con i più fragili da un punto di vista di fede. Sapersi relazionare vuol dire avere tutte quelle attenzioni, di stile oltre che di contenuto, in grado di mettere a proprio agio i genitori che si incontrano per la prima volta. Ma vuol dire anche saper costruire buone relazioni con i sacerdoti e con gli altri operatori pastorali coinvolti nel cammino di IC.
 
Un terzo criterio è il possesso del senso ecclesiale, inteso come capacità di vedere gli aspetti pastorali nello loro globalità e non solo da un punto di vista catechistico. Questo criterio esprime la necessità di essere disponibili a lavorare insieme ad altri. Pensare, condividere, confrontarsi, elaborare, programmare sono tutte azioni da vivere non da “battitori liberi” ma insieme, tenendo conto delle risorse umane della parrocchia. Lo stile è quello dell’equipe formativa, dove ognuno porta il suo contributo con umiltà e libertà.
 
Un quarto criterio è che gli accompagnatori abbiano la maturità della fede tale da non avere le risposte su tutte le questioni, ma la reale disponibilità a lasciarsi interrogare e crescere nella fede assieme ai genitori che si accompagnano. Non si chiede di essere esperti di qualche disciplina teologica, ma di essere testimoni credibili della vita buona del vangelo con serenità e fiducia. Tale presupposto sarà determinante per portare avanti, nel tempo, il cammino formativo con i genitori.
 
Infine si ricorda che ai corsi potranno partecipare solo e unicamente quegli adulti che si renderanno disponibili per accompagnare il gruppo dei genitori di quei bambini che inizieranno il nuovo cammino di IC nel prossimo ottobre.
 
Seguendo questi semplici criteri, sarà sicuramente un buon inizio, non solo dell’anno, ma anche del cammino con i genitori.
Giorgio Bezze
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