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SPECIALE CATECHISTI / Dicembre 2011

È tempo di riscoprire la bellezza di aspettarsi.

Da pochi giorni è iniziato l’Avvento. È questo un tempo di attesa vigile, di preghiera e di conversione per preparare dentro di noi la venuta del Signore.
In un mondo caratterizzato dal “tutto e subito”, dalle velocità supersoniche, dalla fretta che ingoia gli spazi temporali delle nostre giornate, ogni tanto fa bene, a piccoli e grandi, coltivare la pazienza dell’attesa.
Fa bene a ognuno di noi avvertire il desiderio di una meta, provare il gusto per un cammino da costruire giorno dopo giorno, impegnarsi con quei piccoli gesti di conversione che permettono di ricevere degnamente il dono più grande: Dio che si fa uomo.

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SPECIALE CATECHISTI / gennaio 2012

Da pochi giorni è iniziato il nuovo anno e i nostri cuori si aprono a grandi attese e rinnovate speranze. Tutti ci auguriamo sia un anno sereno e pieno di desideri realizzati. Me lo auguro anch’io, non solo pensando alle tante situazioni di difficoltà che molte persone vivono, ma anche pensando ai prossimi mesi, in cui la chiesa di Padova – la nostra chiesa – porterà avanti la riflessione sul ripensamento del modello di iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi.
Come ho già avuto modo di ricordare, è importante non avere fretta e vivere con convinzione e impegno ogni passaggio proposto dal sussidio degli orientamenti pastorali.

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SPECIALE CATECHISTI / febbraio 2012

Da tempo ormai la chiesa parla di nuova evangelizzazione. Questo termine, così caro a Giovanni Paolo II, è da intendersi come la presa di coscienza che il tempo in cui si nasceva cristiani e si continuava ad esserlo senza mai porsi il problema di sceglierlo è definitivamente concluso. La nuova evangelizzazione è sostanzialmente l’evangelizzazione di sempre, quella dell’annuncio del vangelo, ma che non può ormai più appoggiarsi a quella religiosità culturale specificatamente cristiana che ci rendeva cristiani per nascita. È così che oggi scopriamo l’iniziazione alla fede perché questa non si può più supporre, ma la si deve proporre.

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SPECIALE CATECHISTI / agosto 2010

Un secolo fa il decreto Quam singulari del papa veneto san Pio X anticipava l’età di ammissione al sacramento a sette anni
La prima comunione e i ragazzi, una Nota – I vescovi triveneti sulle scelte per l’oggi
Quest’anno ricorre il 100° anniversario del decreto Quam singulari Christus amore, pubblicato dalla sacra congregazione dei sacramenti l’8 agosto 1910 per disposizione del papa san Pio X, con cui si stabiliva che i ragazzi fossero ammessi alla prima comunione all’età della discrezione, cioè verso i sette anni di età, anziché ai dodici-quattordici anni, come prevedeva la prassi pastorale di quel tempo.

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SPECIALE CATECHISTI / settembre 2010

Partire è sempre entusiasmante, ma anche faticoso. Ogni partenza è un cammino verso l’ignoto; è un’apertura a nuove e diverse esperienze. Chi parte, dunque, deve essere disposto al cambiamento, ad abbandonare il passato per lasciarsi incontrare dal nuovo. Le partenze, a volte, sono assai complicate: il peso degli anni, il timore di ritrovarsi in situazioni già vissute, la sicurezza del proprio presente…

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SPECIALE CATECHISTI / ottobre 2010

In questi giorni mi è capitato tra le mani il testo della Lettera agli Efesini di sant’Ignazio, vescovo di Antiochia nel II secolo dopo Cristo. Ignazio sta per morire e sente il bisogno di scrivere alla comunità dei cristiani per esortarli a camminare insieme, secondo la volontà di Dio.

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SPECIALE CATECHISTI / marzo 2010

Per genitori, educatori e catechisti significa avviare l’azione educativa e poi lasciare che il ragazzo la completi
La pedagogia del gesto interrotto
Così ognuno può compiere il suo personale cammino di fede

Nonostante la primavera da più giorni avesse già bussato alle porte dell’inverno, faceva ancora molto freddo e la mamma decise di far indossare la giacca di lana al figlio, desideroso di uscire nel cortile per giocare con gli amichetti di sempre. La mamma prese la giacca dall’armadio, si avvicinò al figlio con grande tenerezza e porgendogli la prima manica gli disse: «Matteo, infila qui il braccio!».

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SPECIALE CATECHISTI / maggio 2010

Da sempre la comunicazione ha un’importanza fondamentale per l’uomo; è parte integrante della sua stessa natura. L’uomo, infatti, è nato per comunicare, per creare relazioni, per interagire con l’ambiente circostante e soprattutto con i propri simili. In questi ultimi anni la comunicazione è diventata uno strumento indispensabile per affermare la propria identità e per trovare una propria dimensione all’interno della società.

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