SPECIALE CATECHISTI / Ottobre 2013

Diocesi di Padova
Dagli incontri zonali delle ultime settimane, emergono i nodi con cui nelle parrocchie ci si sta confrontando rispetto alliniziazione cristiana. Come muoversi? Va chiarito che cosa sintende
con questa proposta, poi va eliminato il superfluo, potenziate alcune attività e create di nuove
In queste ultime settimane ho avuto modo di avvicinare, attraverso gli incontri zonali, circa 400 referenti parrocchiali della catechesi e diversi parroci. Sono stati incontri interessanti e significativi, che mi hanno consentito di avere una visione reale e concreta della catechesi presente delle nostre parrocchie.
Lavvento è il tempo dellattesa. Erano tante le attese al tempo della nascita di Gesù e sono tante le attese anche oggi. Molti attendono una politica più vicina ai problemi concreti, altri uneconomia più giusta, altri ancora relazioni più sincere e autentiche, capaci di assicurare un futuro migliore. Anche nella nostra diocesi ci sono tante attese.
In occasione dellincontro congiunto di sabato 9 febbraio, veniamo a conoscenza di quante e quali parrocchie hanno deciso di intraprendere dal prossimo ottobre il rinnovato cammino di iniziazione cristiana dei fanciulli e ragazzi. In queste settimane, infatti, si sono svolti i coordinamenti vicariali in cui verificare non solo chi ha compiuto la scelta, ma anche la disponibilità degli accompagnatori per i genitori.
È unespressione, quella del titolo, che abbiamo utilizzato assai frequentemente negli ultimi mesi, anche se molti, nel rapportarla alla concretezza delle nostre parrocchie, faticano a comprenderne il senso più profondo. Per capire il significato di tale espressione, già contenuta nel documento della Cei Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia, sarebbe sufficiente aver partecipato al primo corso per accompagnatori dei genitori, svoltosi in seminario minore a Rubano, o aver preso parte a uno dei corsi ancora in fase di svolgimento a Campolongo Maggiore o allabbazia di Carceri. Simili esperienze, infatti, hanno reso e stanno rendendo visibili alcuni aspetti fondamentali dellimpegno di generare alla fede, che ogni parrocchia ha come prioritario.
In questi giorni al museo diocesano di Padova è stata inaugurata una straordinaria mostra che vale la pena di visitare. Si tratta di La città sottile, un progetto ideato da Antonio Panzuto, architetto e scenografo padovano, con il quale i ragazzi di alcune scuole primarie di Padova hanno collaborato per la costruzione di una città ideale. Ho visitato con piacere la mostra, addentrandomi per le viuzze della città ideata dai ragazzi, aprendo porte ruvide e scolorite, appartenenti a mondi e case di altri tempi; ho ascoltato voci dalle finestre parlanti; mi sono lasciato rapire dalle trasparenze di mille bottiglie della città maiala e dallinterno della città valigia.
Dal 27 al 29 settembre tutti i catechisti allincontro con papa Francesco
A Roma per testimoniare la fede
In questo anno della fede, indetto da papa Benedetto XVI, siamo tutti chiamati a ravvivare il dono della fede che abbiamo ricevuto attraverso il battesimo «e da cui ha origine per ogni cristiano limpegno come diceva lo stesso pontefice a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare lentusiasmo nel comunicare la fede».
È un impegno che dobbiamo portare avanti nel quotidiano, nella vita ordinaria di ogni giorno come adulti, ognuno nel suo stato di vita, ma anche come chiesa: comunità di credenti.
Anche nel pieno dellestate Speciale catechisti non va in vacanza. Resta tra di noi come strumento semplice, ma mi auguro utile, mutuando le parole di una nota pubblicità, per non spegnere il pensiero e ricaricare la passione per lannuncio del vangelo.
Papa Benedetto XVI durante il suo pontificato parlando a dei laici impegnati nelle parrocchie, diceva che «nella nuova evangelizzazione non si tratta di trovare una nuova tattica per rilanciare la chiesa, ma di deporre tutto ciò che è soltanto tattica e di cercare la piena sincerità portando la fede alla sua piena identità, togliendo da essa ciò che solo apparentemente è fede, ma in verità è convenzione e abitudine».
Sabato 13 ottobre, con lassemblea diocesana, si è aperto il nuovo anno pastorale, Anno della fede. Due gli impegni che attendono le nostre comunità: la rivisitazione del cammino delliniziazione cristiana e il rinnovo degli organismi di comunione. Se tali impegni saranno assunti con serietà e fiducia sapranno sicuramente esprimere il volto più sinodale della chiesa di Padova.
In particolare, il ripensamento delliniziazione cristiana dovrà essere affrontato non solo con la riflessione e il confronto tra tutte le componenti della comunità ecclesiale ma anche attraverso scelte e azioni concrete. Il consiglio pastorale parrocchiale, dopo aver incontrato i catechisti, gli altri operatori pastorali e i genitori, dovrà decidere se iniziare o meno il cammino, seguendo la nuova proposta.
Molti credono che il rinnovo dei cammini di iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi inizierà soltanto nellautunno del prossimo anno, quando i primi gruppi dei bambini cominceranno la prima tappa del percorso. In realtà il processo di rinnovo è già iniziato.
È il caso di precisare, inoltre, che le indicazioni previste negli orientamenti pastorali dello scorso e di questanno mirano a far maturare dentro a ogni comunità cristiana la consapevolezza che non cè, e non ci sarà, vera iniziazione alla vita cristiana delle nuove generazioni se la comunità stessa non ne verrà coinvolta.