Archivi della categoria: Speciale catechesi

SPECIALE CATECHISTI / maggio 2011

“Pietro incontra Marco” è stato lo slogan che ha caratterizzato l’incontro di Benedetto XVI con il Nordest. Un incontro che ha avuto lo scopo, come ha detto lo stesso papa, di confermare nella fede i tanti cristiani che abitano le nostre terre: «Sono venuto tra voi come vescovo di Roma e continuatore del ministero di Pietro…

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SPECIALE CATECHISTI / settembre 2011

Gli orientamenti della chiesa italiana per il prossimo decennio sono incentrati sull’educazione alla vita buona del vangelo. Sappiamo bene come le nostre comunità cristiane, e in particolare gli ambienti della catechesi, siano luoghi educativi per eccellenza.
“Educare” è un termine che accompagna la chiesa fin dalle sue origini: l’educazione è strettamente legata all’evangelizzazione, tanto da riconoscersi in essa. Non c’è evangelizzazione senza educazione e non c’è vera educazione senza il riferimento alla buona notizia del vangelo.

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SPECIALE CATECHISTI / ottobre 2011

Anche se l’anno pastorale si aprirà ufficialmente con l’assemblea diocesana del prossimo 19 novembre, sono molte le iniziative che hanno già messo in moto la vita pastorale di vicariati e parrocchie.
Penso all’incontro residenziale per il coordinamento pastorale vicariale o alle giornate zonali di formazione, che hanno visto la presenza di oltre 1200 catechisti e nel corso delle quali si è riflettuto sulla presenza degli adulti nel cammino dell’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi.

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SPECIALE CATECHISTI / Dicembre 2011

È tempo di riscoprire la bellezza di aspettarsi.

Da pochi giorni è iniziato l’Avvento. È questo un tempo di attesa vigile, di preghiera e di conversione per preparare dentro di noi la venuta del Signore.
In un mondo caratterizzato dal “tutto e subito”, dalle velocità supersoniche, dalla fretta che ingoia gli spazi temporali delle nostre giornate, ogni tanto fa bene, a piccoli e grandi, coltivare la pazienza dell’attesa.
Fa bene a ognuno di noi avvertire il desiderio di una meta, provare il gusto per un cammino da costruire giorno dopo giorno, impegnarsi con quei piccoli gesti di conversione che permettono di ricevere degnamente il dono più grande: Dio che si fa uomo.

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SPECIALE CATECHISTI / gennaio 2012

Da pochi giorni è iniziato il nuovo anno e i nostri cuori si aprono a grandi attese e rinnovate speranze. Tutti ci auguriamo sia un anno sereno e pieno di desideri realizzati. Me lo auguro anch’io, non solo pensando alle tante situazioni di difficoltà che molte persone vivono, ma anche pensando ai prossimi mesi, in cui la chiesa di Padova – la nostra chiesa – porterà avanti la riflessione sul ripensamento del modello di iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi.
Come ho già avuto modo di ricordare, è importante non avere fretta e vivere con convinzione e impegno ogni passaggio proposto dal sussidio degli orientamenti pastorali.

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SPECIALE CATECHISTI / febbraio 2012

Da tempo ormai la chiesa parla di nuova evangelizzazione. Questo termine, così caro a Giovanni Paolo II, è da intendersi come la presa di coscienza che il tempo in cui si nasceva cristiani e si continuava ad esserlo senza mai porsi il problema di sceglierlo è definitivamente concluso. La nuova evangelizzazione è sostanzialmente l’evangelizzazione di sempre, quella dell’annuncio del vangelo, ma che non può ormai più appoggiarsi a quella religiosità culturale specificatamente cristiana che ci rendeva cristiani per nascita. È così che oggi scopriamo l’iniziazione alla fede perché questa non si può più supporre, ma la si deve proporre.

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SPECIALE CATECHISTI / agosto 2010

Un secolo fa il decreto Quam singulari del papa veneto san Pio X anticipava l’età di ammissione al sacramento a sette anni
La prima comunione e i ragazzi, una Nota – I vescovi triveneti sulle scelte per l’oggi
Quest’anno ricorre il 100° anniversario del decreto Quam singulari Christus amore, pubblicato dalla sacra congregazione dei sacramenti l’8 agosto 1910 per disposizione del papa san Pio X, con cui si stabiliva che i ragazzi fossero ammessi alla prima comunione all’età della discrezione, cioè verso i sette anni di età, anziché ai dodici-quattordici anni, come prevedeva la prassi pastorale di quel tempo.

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