Archivi della categoria: Riflessioni

PERDERSI E RITROVARSI NELLA STESSA NOTTE

Perdersi nella notte è più facile che perdersi in pieno giorno, non c'è dubbio. Ma non vedere la luce nella notte più speciale e più straordinaria di tutte, senza accorgersi di niente, e continuare a pensare, a dire e fare le cose di sempre, è la più incredibile e autolesionistica distrazione che la storia umana possa conoscere!

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NEL DESERTO PER RISCOPRIRE CIO' CHE E' ESSENZIALE

“L’essenziale è invisibile agli occhi” disse la volpe al Piccolo Principe, ed è la frase che mi risuona nel cuore in quest’ultimo periodo e che vorrei fosse il punto di partenza per questa nostra riflessione insieme. Credo voglia dirci che ogni persona che incontriamo, che ogni evento che viviamo, racchiude in sé un tesoro, un mistero che a prima vista rimane nascosto…

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LA PURIFICAZIONE DELL’AMORE

Abitualmente l’avvicinarsi del tempo della quaresima, ci porta a pensare alla penitenza necessaria alla nostra purificazione: abbiamo peccato quindi in questo periodo dobbiamo fare penitenza per tornare puri. In realtà sarebbe molto più giusto e anche molto più efficace impegnarci nell’amare di più.

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SANTITA’ = CUSTODIRE LA PERLA PIU’ PREZIOSA

Quando pensiamo ai Santi ci viene forse spontaneo immaginarli come ce li descrive il brano dell’Apocalisse, che ben conosciamo: una moltitudine immensa di persone che, terminato il loro pellegrinaggio terreno, sono entrate in possesso dell’eredità della vita eterna e ora sono al cospetto di Dio con le loro vesti candide, glorificandolo a gran voce.

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BENVENUTO VESCOVO CLAUDIO

Sorelle e fratelli carissimi, il Santo Padre Francesco, imprevedibilmente come sempre, ha scelto di inviarmi da voi come Vescovo. Penso si sia attenuto alla sua sensibilità di scegliere gli ultimi. Vengo tra voi con la consapevolezza di non essere all’altezza del Ministero episcopale e di una Diocesi bella e grande come quella di Padova.

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Rigenerati dal Soffio Santo di Dio

Vorrei fare memoria con voi di quella che dev’essere stata l’esperienza vissuta dai discepoli di Gesù, nei giorni successivi alla scoperta del sepolcro vuoto: il Maestro che avevano visto morire come un malfattore, era risorto, ed essi lo avevano incontrato, pur faticando nel riconoscerlo, poiché il suo aspetto era cambiato… Ebbene poter gustare ancora della Sua presenza, cenare con Lui, dopo giorni di paura e sofferenza, dev’essere stata davvero una gioia immensa!

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Cristo mia speranza…

Pasqua è fare memoria di un evento di salvezza che pur essendo del passato, appartiene all’eternità di Dio e ogni volta che noi lo celebriamo si rende presente oggi, per me e per te, si attualizza, con tutta la sua potenza salvifica. Nella Parola proclamata, nell’offerta del pane e del vino, nell’assemblea riunita attorno alla mensa che prega e loda, Cristo rinnova il suo sacerdozio eterno e la sua presenza, che anche se non è più fisica, è oggi viva e reale perchè garantita dallo Spirito Santo, che ci ha lasciato come eredità per poter “essere con me e con te tutti i giorni fino alla fine del tempo”.

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