Archivi della categoria: Riflessioni

QUARESIMA 2015

Ci sono momenti della vita in cui si sente la necessità di stare da soli con se stessi, di “staccare la spina”, di chiudere le comunicazioni con l’esterno: capita quando si ha raggiunto la saturazione, quando ci si sente “scarichi”, esauriti, oppure, quando si deve riappropriarsi di una motivazione o prendere una decisione importante e si è divisi, “frammentati”, combattuti rispetto alla direzione da prendere…

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NATALE 2014

Ogni esistenza comincia con un annuncio che ci mette in movimento, che ci spinge ad agire per prepararci ad accogliere colui che viene. Anche per il Figlio di Dio è stato così: sua madre Maria, ricevette dall’angelo la notizia “concepirai” e grazie al suo “Eccomi”, lo Spirito le fecondò il grembo e l’ Emmanuele, il Dio-con-noi, sbocciò dentro di lei. Fu proprio la gioia di quel bene immenso che custodiva, a spingerla ad alzarsi e andare in fretta dalla cugina Elisabetta per condividere ciò che in lei era stato generato.

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TESTIMONIANZA

Domenica 4 maggio, ore 15.30, cappella San Giuseppe della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Zanè: sei bambini stanno facendo una grande festa. Fra di loro c’è Elisa, nostra figlia. È una bambina disabile. Da tanto tempo non può entrare in chiesa: appena l’organo o le chitarre cominciano a suonare, lei piange disperatamente, forse perché questo le provoca una sofferenza che non sappiamo capire. Da un anno non frequenta neppure il catechismo: la proposta è troppo “scolastica” e a lei non rimane che stare in disparte e distrarre i compagni.

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PENTECOSTE

Quando penso a Gesù Cristo, mi commuove profondamente questo Dio che non ha voluto rimanere lontano nella sua perfezione, ma è sceso ad abitare la nostra umanità sbocciando nel grembo di una donna, scegliendo di condividere pienamente la nostra natura che ha conservato inconfusa ed indistinta da quella divina cosicchè ogni esperienza da Lui vissuta nella carne non ne fosse in qualche modo condizionata. Mi piace pensare che sia stato aiutato a diventare pienamente uomo proprio attraverso le relazioni: quelle famigliari, dove grazie gli insegnamenti di Maria e Giuseppe è cresciuto ed è diventato adulto; quelle di amicizia con Lazzaro, Marta e Maria in cui si è sentito accolto e amato e quelle intime e profonde fatte di condivisione di momenti di vita, intercorse con i suoi discepoli.

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AVVENTO 2014

Iniziare la giornata con l’Eucaristia è una grazia immensa perché mi fa sentire accompagnata dalla carezza di Dio tutto il giorno: è come quando ci si sveglia con il bacio della persona amata e grazie a questa “coccola” il nostro entrare nella quotidianità acquista un altro sapore… “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”… queste parole dell’Apocalisse che ho sentito proclamare qualche giorno fa durante l’Eucaristia, mi hanno commosso profondamente e mi hanno acceso nel cuore il desiderio di entrare in questo tempo che si apre: l’Avvento.

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Togliere la maschera

Nei giorni di carnevale è un’usanza comune mascherarsi. In questo c’è qualcosa che attrae non solo i bambini, ma anche gli adulti: forse l’illusione di provare ad essere qualcun altro o quella di nascondere se stessi e la propria realtà di vita o l’incapacità di mostrarsi a pieno viso coerenti con le idee che si professano.

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LA PREGHIERA DI LODE CI RENDE FECONDI

Papa Francesco si è soffermato sulla descrizione della festa improvvisata da Davide per il rientro dell’arca dell’alleanza così come è raccontata nella prima lettura della liturgia del giorno (2 Samuele 6, 12-15 .17-19). «Il re Davide — ha ricordato il Pontefice — immolò sacrifici in onore di Dio; pregò. Poi la sua preghiera è diventata esultante… era una preghiera di lode, di gioia. E incominciò a danzare. Dice la Bibbia: “Davide danzava con tutte le forze davanti al Signore”». E Davide era tanto gioioso nel rivolgere questa preghiera di lode che uscì «da ogni compostezza» e cominciò «a danzare davanti al Signore, ma con tutte le forze». Ecco, ha insistito il Papa, quella era «proprio la preghiera di lode».

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PASQUA 2014

Ci siamo lasciati con l’augurio che la Quaresima ormai trascorsa divenisse un tempo di silenzio per ascoltare Lui ed ascoltarci, per prendere coscienza e riappropriarci di chi siamo veramente: creature inconsistenti come la polvere, da cui il Creatore ci ha tratti, e che basta un alito di vento a disperdere. “Ricordati che ci plasmasti col Tuo Spirito” è una frase che abbiamo recitato nell’Inno delle Lodi del tempo di Quaresima e che ci ricorda che il Padre ha soffiato su di noi il Suo Spirito per darci forma e consistenza, per modellarci a Sua immagine e somiglianza.

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ESSERE COMUNITA' FONDATA SULLA PAROLA E SULLA PREGHIERA

Ho partecipato per la prima volta alla Settimana Biblica organizzata dalla Diocesi e, come sono solita fare dopo aver vissuto un’esperienza significativa ed intensa, sento la necessità di fissare “nero su bianco” i pensieri e le impressioni che ancora risuonano dentro di me, sia per avere la possibilità di riappropriarmi di essi anche più in là nel tempo, sia perché desidero trasmettere ad altri un bene che ho ricevuto gratuitamente e che credo gratuitamente debba essere condiviso.

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AVVENTO 2013

Quando sto aspettando un evento importante a cui tengo particolarmente, mi capita a volte di sognare di non riuscire a raggiungere il luogo dell’appuntamento a causa di diversi impedimenti: o perché mi trovo bloccata nel traffico, oppure perché il mio orologio si è fermato e così l’ora dell’incontro è ormai passata senza che io potessi accorgermi…

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